Come la Corporate Governance guida le pratiche ESG
Il termine ESG è stato introdotto per la prima volta nel rapporto del 2004 "Who Cares Wins" del Global Compact delle Nazioni Unite, che raccomandava di integrare le questioni ambientali, sociali e di governance (ESG) nei processi decisionali finanziari. Da allora, la domanda di maggiore trasparenza sulle tematiche ESG da parte di professionisti, aziende e investitori è cresciuta sempre di più.
Il recente articolo "A Literature Review on Corporate Governance and ESG Research: Emerging Trends and Future Directions", scritto da Bruno Buchetti e Salvatore Perdichizzi dell'Università di Padova, insieme alla coautrice Francesca Romana Arduino, pubblicato sull’International Review of Financial Analysis, si concentra sulla rilevante attenzione accademica che ha ricevuto la relazione tra la Governance Aziendale e pratiche ESG. Gli autori hanno analizzato 91 articoli provenienti da 41 riviste pubblicate tra il 2010 e il 2023, esplorando come le strutture e le pratiche di governance aziendale influenzino i risultati ESG. L’analisi ha evidenziato che diversi fattori legati alla Governance Aziendale hanno un impatto positivo sui risultati ESG.
Come possono essere misurati gli aspetti ESG?
Secondo gli autori, gli aspetti ESG vengono misurati utilizzando una varietà di indicatori e approcci, con l’obiettivo di fornire una visione olistica dell’impegno di un’azienda verso operazioni sostenibili ed etiche, andando oltre i tradizionali indicatori finanziari.
Gli indicatori ESG utilizzati nella letteratura spaziano dalla misurazione del volume di informazioni ESG che le aziende rendono pubbliche, fino alla valutazione delle performance ESG attraverso punteggi e rating forniti da database che analizzano l’impatto ambientale, la responsabilità sociale e la qualità della governance di un’azienda.
Cosa implicano questi risultati per le aziende?
La letteratura esistente indica che le imprese che integrano in modo proattivo specifici meccanismi di governance tendono a ottenere risultati ESG superiori. In particolare, le evidenze empiriche dimostrano che:
- L'inclusione di donne nei consigli di amministrazione contribuisce positivamente sia alla pubblicazione di informazioni legate a fattori ESG e ai relativi indicatori di performance.
- L'azione attiva di fondi pensione e investitori istituzionali, soprattutto attraverso il diritto di voto e le proposte degli azionisti, esercita una pressione significativa sul management affinché innalzi gli standard ESG.
- Una maggiore presenza di amministratori indipendenti è correlata a un monitoraggio più rigoroso delle iniziative di sostenibilità e a una minore incidenza di controversie legate all’ESG.
- Legare la remunerazione dei dirigenti a obiettivi ESG quantificabili favorisce una maggiore responsabilizzazione manageriale nella creazione di valore a lungo termine per gli stakeholder.
- L’istituzione di comitati a dedicati esclusivamente alle tematiche ESG migliora la coerenza strategica e la capacità operativa nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità.
- I profili dirigenziali che dimostrano un orientamento al lungo termine e una visione inclusiva degli stakeholder sono associati a una performance ESG più solida.
Al contrario, una proprietà familiare concentrata può attenuare questi benefici, spesso consolidando strutture di potere che ostacolano processi decisionali trasparenti e orientati agli stakeholder.
Nel complesso, questi risultati sottolineano l’importanza strategica per le aziende di ripensare i propri modelli di governance, andando oltre la semplice conformità normativa verso architetture di governance che guidino attivamente un vantaggio competitivo sostenibile.
Come può essere ulteriormente sviluppata la ricerca in questo ambito?
Nonostante siano stati fatti progressi significativi nella comprensione del legame tra governance aziendale e performance ESG, ci sono ancora molti aspetti da approfondire. Gli autori suggeriscono diverse direzioni per arricchire ulteriormente questo campo:
- Estendere le analisi empiriche al di fuori del contesto europeo, per cogliere l'influenza di regimi normativi e convenzioni di governance differenti.
- Indagare dimensioni poco studiate, come l’esperienza in ambito ESG dei membri del Consiglio di Amministrazione e gli effetti della durata del mandato del CEO sulla formulazione e attuazione delle strategie di sostenibilità.
- Integrare interviste, casi studio e approcci di ricerca misti può aiutare a comprendere meglio i processi decisionali quotidiani all'interno delle aziende.
- Ampliare il campo di analisi includendo le PMI e imprese del settore finanziario, che presentano strutture di governance e imperativi ESG diversi rispetto alle grandi aziende quotate.
- L’utilizzo di metodologie capaci di stabilire meglio relazioni di causa-effetto, come ad esempio il confronto tra periodi precedenti e successivi a cambiamenti normativi, può rafforzare le evidenze sul legame tra riforme di governance e miglioramento dei risultati ESG.
Avanzare la ricerca in questo ambito permette sia alla comunità accademica che ai leader aziendali di sviluppare pratiche di governance più efficaci e sostenibili.