Requisiti di brevettabilità e direzione dell’innovazione tecnologica

In che modo le regole per l’ottenimento di un brevetto possono effettivamente influenzare la direzione degli investimenti in Ricerca e Sviluppo (R&S) e dunque il futuro dell’innovazione tecnologica? Il recente articolo "Patentability Requirements and the Direction of Innovation" analizza come il grado di severità dei requisiti di brevettabilità incida sulla direzione e sull’intensità degli sforzi innovativi da parte delle imprese. La ricerca condotta dal Prof. Fabio Manenti del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Padova e da Luca Sandrini del Leibniz Centre for European Economic Research, è stato pubblicato nell’aprile 2025 su The Journal of Industrial Economics.

Il punto di partenza dell’analisi è il riconoscimento che è desiderabile che le imprese investano in diverse direzioni tecnologiche. Ciò non solo assicura una maggiore varietà di innovazioni, ma riduce anche il rischio di una inefficiente duplicazione degli sforzi di R&S. Gli autori analizzano come le norme sul rilascio dei brevetti impattano sulle scelte delle imprese rispetto alla direzione dei propri investimenti innovativi. Attraverso la definizione di un modello teorico, lo studio analizza come due imprese concorrenti decidano in quali aree tecnologiche investire e con quale intensità, considerando la possibilità di sovrapposizione con le innovazioni dell’impresa rivale.

  Cosa si intende per innovazioni sovrapposte e non sovrapposte?

Si parla di innovazione sovrapposta quando due imprese concorrenti decidono di investire nella stessa area tecnologica. In tali casi, qualora entrambe riescano a sviluppare l’innovazione, solo una delle due potrà ottenere la protezione brevettuale, a causa della sovrapposizione tra le invenzioni.

Il caso di innovazioni non sovrapposte, invece, si verifica quando le imprese conducono attività di R&S in ambiti tecnologici distinti. In tal caso, se entrambe riescono a innovare con successo e soddisfano i requisiti di brevettabilità, le loro invenzioni – e i relativi brevetti – possono coesistere, in quanto ricadono in domini tecnologici differenti.

Un esempio concreto è rappresentato dal braccialetto Amazon (brevetto US9881276B2) e dal sensore acustico Walmart (brevetto US10020004B2): entrambi i colossi dell’e-commerce hanno ottenuto nel 2018 la protezione brevettuale per tecnologie finalizzate al monitoraggio della performance dei lavoratori. Sebbene l’obiettivo finale sia analogo (ottimizzare la performance dei dipendenti senza modificare i servizi al consumatore), le soluzioni tecnologiche si basano su principi diversi e non si configurano come violazioni reciproche. Questo consente ad Amazon e Walmart di beneficiare della tutela brevettuale su approcci tecnologici distinti, finalizzati a un obiettivo comune.

  Principali risultati dello studio

  • Un sistema brevettuale permissivo, che consente di ottenere brevetti anche per innovazioni marginali, tende a indurre le imprese a seguire traiettorie di R&S simili, aumentando la probabilità di innovazioni sovrapposte e, quindi, di una duplicazione inefficiente degli investimenti in R&S.
  • Requisiti di brevettabilità più rigorosi, che limitano la protezione ai risultati più significativi e non ovvi, incentivano le imprese a esplorare aree tecnologiche diverse. Questo può tradursi in una maggiore varietà di innovazioni e in una maggiore efficienza del mercato.
  • Innalzare l’asticella della brevettabilità può inoltre spingere le imprese a investire maggiormente in R&S, al fine di produrre innovazioni sufficientemente rilevanti da soddisfare i criteri di protezione brevettuale.

  Implicazioni per i policymaker

La ricerca evidenzia come il grado di severità delle regole brevettuali rappresenti uno strumento strategico per i decisori pubblici. Stabilendo standard di brevettabilità sufficientemente stringenti, gli uffici brevetti possono non solo incentivare un aumento degli investimenti complessivi in R&S, ma anche orientare le imprese verso lo sviluppo di innovazioni tecnologicamente più diversificate. Di conseguenza, una calibrazione accurata dei requisiti di brevettabilità può contribuire a dirigere gli sforzi innovativi delle imprese verso un più ampio spettro di soluzioni tecnologiche, con effetti positivi rilevanti sull’efficienza dinamica del processo innovativo.