Valentina De Marchi è la nuova presidente di GRONEN, Group for Research on Organizations and the Natural Environment.

Valentina De Marchi, docente di Economia e Gestione delle Imprese del dSEA, è stata eletta presidente di GRONEN -Group for Research on Organizations and the Natural Environment, la comunità accademica internazionale di riferimento per gli studiosi di impresa, ambiente e sostenibilità.

GRONEN è una comunità di accademici provenienti da più di 100 atenei internazionali. Attiva dal 2003, GRONEN mira a contribuire alla costruzione di un sistema economico capace di affrontare le sfide legate al cambiamento climatico a partire dall'analisi della relazione tra l'ambiente naturale e le organizzazioni.


Intervista a Valentina De Marchi, neo presidente di GRONEN


Quali sono le attività e gli obiettivi di GRONEN?

GRONEN è l’associazione europea di riferimento per gli studiosi che si occupano di organizzazioni e ambiente. Nasce una decina di anni fa dalla volontà di creare un contesto informale e costruttivo dove chi si occupava di management e sostenibilità - all’epoca una minoranza all’interno dell'accademia - potesse trovare feedback efficaci per affinare la propria ricerca e ispirazione per cercare nuove risposte alle grandi sfide con cui si deve confrontare la nostra società oggi.
Momento principale della vita associativa è ovviamente la conferenza bi-annuale, ma GRONEN ha tante altre attività interessanti. Unica nel suo genere è il ‘reading group’ – incontro focalizzato per supportarci tra colleghi in una delle attività più sfidanti: rispondere alle richieste dei reviewer sui paper sottomessi alle riviste più prestigiose.


Quali sono le prossime iniziative che ha in programma da neopresidente?

Sono entusiasta di diventare il presidente di questa associazione; è costituita da colleghi fantastici che hanno aperto e stanno aprendo nuove strade nella comprensione di come la sostenibilità possa entrare a far parte del DNA delle imprese, sviluppando nuovi approcci metodologici e mettendo in luce criticità fondamentali per rimuovere gli ostacoli verso un modello di produzione e consumo più responsabili. Il mio obiettivo come presidente è quello di poter supportare la comunità nel rendere ancora più efficace l’impatto di questi studi; dandone visibilità ad un pubblico più ampio e assicurando che queste idee possano raggiungere manager e cittadini che le possono trasformare in realtà. Le sfide che abbiamo davanti sono complesse e richiedono di unire le forze e mettere a sistema competenze diverse: un secondo obiettivo che mi prefiggo è quello di supportare il rafforzamento di reti informali di ricerca, sia tra colleghi parte di GRONEN che con colleghi di altre discipline, come le scienze naturali, la sociologia, le scienze politiche. Per questo, insieme al vice presidente, Johannes Meuer, abbiamo in programma di poter supportare la creazione di vari workshop focalizzati. Ma molte altre idee potranno sorgere dalla consultazione con i membri, che inizierò a partire dal mese di settembre: sono fortemente convinta che ci siano tantissime idee fantastiche che aspettano solo di trovare il supporto per poter prendere forma.

 

Secondo il suo punto di vista, come si può favorire l'attenzione ad una crescita economica sostenibile?

Questa domanda è ciò che motiva la nostra attività di ricerca. Rispondere in poche righe è impossibile: ci sono tantissimi aspetti che dovrebbero essere presi in considerazione per rispondere in modo appropriato. Lasciatemi però condividere che cosa credo possiamo fare noi, come accademici che studiano la sostenibilità nelle organizzazioni, per favorire questa attenzione.
Possiamo spenderci per trovare risposte alle domande di ricerca più urgenti e rilevanti per combattere la crisi climatica.
Possiamo investire in linguaggi che ci permettano di trasmettere in modo efficace quello che studiamo ai soggetti che possono implementarlo per ottenere un impatto positivo.
Possiamo includere quello che abbiamo studiato all’interno degli insegnamenti che offriamo, per formare manager, imprenditori e cittadini consapevoli e capaci.
Possiamo vivere noi stessi comportamenti sostenibili, ad esempio riducendo le emissioni di CO2 legate al nostro viaggiare come abbiamo fatto quest’anno implementando una conferenza completamente virtuale.

 

La conferenza virtuale di GRONEN 2020 raccontata dalla rivista Nature come modello di conferenza a basso impatto ambientale, nell'articolo 'Organizing a virtual conference changed the way we think about academic exchange'.